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Pesca nei Canali

Tecniche > Acqua dolce
Spesso viene ignorata la potenzialità dei canali idrici di supporto all’agricoltura, che invece possono dare notevoli possibilità di pesca.
La tecnica di pesca è legata alle caratteristiche proprie del canale e dal periodo dell’anno.
I canali essendo per lo più realizzati artificialmente, presentano lunghe e comode sponde in cemento armato, e si distinguono in due categorie prevalenti a seconda della sezione dell’alveo. Infatti esistono quelli a sezione semplice, costituiti da due argini ed un letto unico e quindi di dimensioni contenute, e quelli a sezione composta che presentano anche due zone di espansione laterali piane (golene), tra i due argini, destinate ad accogliere le acque di piena.In entrambi i casi si ha il grande vantaggio di conoscere il fondale e di poter scegliere una tra le ampie postazioni, quindi se ci avventureremo in pesca in un canale con alveo a sezione costante, utilizzeremo canne fisse lunghe dai 7 ai 10 metri o le roubasienne in casi estremi, pasturando al centro e pescando con la tecnica della passata. Altrimenti faremo in presenza di un alveo a sezione composta, pescando all’inglese con bolognese e mulinello, pasturando entro il ciglio del gradino.
Un particolare suggerimento vogliamo darlo riguardo la scelta della postazione, poiché a nostro giudizio è da preferire quelle zone d’argine che presentano innanzi a loro zone ricoperte da vegetazione arborea, poiché costituiscono riparo per i pesci e mimetizzano il pescatore alla vista degli stessi.
Un altro fattore da non trascurare è quello legato al periodo dell’anno, infatti in presenza di troppa acqua i canali saranno percorsi da una corrente sostenuta che potrebbe ridimensionare di molto l’azione delle nostre lenze, che saranno sempre molto leggere, e della pastura che rischia di essere trascinata lontano dalla zona di stazionamento dei pesci. In questi casi la scelta della postazione dovrà essere ancor più attenta, preferendo magari la zona di una cunetta più o meno ampia. La fauna ittica che popola i canali è rappresentata quasi totalmente da specie stanziali, la cui presenza è strettamente legata alla velocità della corrente, con sporadiche visite di trote e lucci. Difatti con correnti veloci la vegetazione di fondo è quasi inesistente, con la conseguente presenza di cavedani, barbi, savette, alborelle e persici sole, mentre con correnti lenti, la bassa velocità di trasporto agevola il deposito sul fondo e la crescita di vegetazione, creando così l’habitat ideale per carpe, tinche, scardole, trotti e persici trota. Appare ovvio che le esche principali, specie pescando con lenze leggere, siano il bigattino, i casters e piccoli lombrichi, se poi qualcuno volesse provare con il carpfishing non sarebbe una cattiva idea …e mi raccomando, non lasciate a casa un guadino lungo ed un’ampia nassa!!!
 
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