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Big game al tonno 31/12/2005

Tecniche > Mare > Pesca dalla barca > Traina
Come è giusto che sia, le ambizioni per un buon pescatore sembrano non voler conoscere limiti. Di conseguenza indirizziamo la mira sul cosiddetto Big Game, tecnica propriamente detta traina d’altura. Questa definizione dipende del fatto che la traina viene effettuata a diverse miglia dalla costa, con imbarcazioni di un certo livello e soprattutto attrezzature per affrontare il mare nel caso di burrasche improvvise e conseguente rientro alla spicciola. Chiaramente le imbarcazioni devono essere inoltre equipaggiate con strumentazione elettronica compreso radar.


L’ATTREZZATURA E L’AZIONE

Per questa tecnica di pesca si utilizzano attrezzi (canna – mulinello a tamburo rotante – multifibra) da 30÷50 lbs, trainando ad una velocità di 6÷8 nodi.

La batteria ideale per la pesca al tonno di branco è la seguente:

- due lenze armate con piume si filano esterne sui divergenti sino ad una distanza di 50÷55 m dalla poppa;

- due lenze armate con minnow a paletta si filano dalle canne poste lateralmente sino ad una distanza di 30÷35 m dalla poppa;

- una lenza armata con uno squid si fila dal centro di poppa sino ad una distanza di 15 m dalla stessa;

Alternare piuma e minnow con octpopus.

La tecnica migliore è quella di effettuare cerhi molto larghi sulla zona in cui si individuano i tonni, facendo passare così le esche all’interno del perimetro della mangianza, senza ovviamente passarci dentro con l’imbarcazione.


L’ ESCA

Il calamento standard è composto da 2,5 m di doppiatura, alla quale si lega una girella con moschettone da 100÷150 lbs e 2 m di terminale dello Ø 0,8 mm. Il tutto ripetuto almeno su quattro canne.

Le esche più usate sono i minnow da 14÷18 cm con paletta metallica, le piume giapponesi con testa piombata da 9÷15 cm, gli octopus da 15÷18 cm con piombo inserito sotto la testa e squid in silicone. Per quanto concerne le colorazioni è difficile stabilire una predestinazione, poiché spesso i tonni possono attaccare ad un esca per un’intera battuta, per poi il giorno seguente ignorarla preferendone un’altra magari del tutto diversa. In linea di massima sono da preferire quelle scure col Sole basso o cielo coperto e quelle più chiare e luminose con Sole alto e cielo terso.


TRUCCHI E CONSIGLI

Non dimenticate di fare il pieno di carburante, di ascoltare il bollettino meteo e di portare con voi il raffio, la cintura da combattimento, un paio di guanti ed una carta nautica delle zone in cui andate a pesca.

Per quanto concerne la ricerca del banco, va effettuata con grandi cerchi concentrici e con una vedetta preposta all’osservazione delle bollate a galla ed al comportamento di gabbiani e berte.

Capita che durante il recupero di un pesce si scorgano altri esemplari che seguono la preda, in questo caso filate subito dopo la cattura le esche e date colpi di manetta, sarà facile effettuare un’altra ferrata.

 
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