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Il Pescatore

Tecniche > Storie di pesca
E’ luogo comune, quando si parla ad esempio di arte, affermare che in un particolar modo si nasce e che perciò non si diventa. Pittori, scultori, musicisti, avrebbero quel certo non so che, la scintilla della creatività che consentirebbe loro di svolgere al meglio l'attività per cui erano predisposti e quindi predestinati. E’ difficile trovare nella storia un personaggio che abbia eccelso in qualcosa imparando completamente da altri questo “qualcosa”, quindi tutto lascerebbe pensare che tutto è predisposto dal destino. Ovviamente tutto questo non è così facile come sembra… Questo articolo tratta un tema dibattuto in modo personale, infatti proveremo a dimostrare che nel nostro settore, l'arte e l'intuito, sono virtù acquisibili da tutti e che tutti con la pratica, la volontà e la compagnia di esperti, possono diventare pescatori provetti e riempirsi di estro, creatività, stile, tecnica fino ad affermare senza paura di smentita che pescatori si nasce e si diventa, poiché il sentimento dell'amore elevato al massimo della potenza è la passione. Quando ti prende ben poco si può fare, dobbiamo accettarla, sottostare ad essa, è difficile in questi casi usare la ragione, spesso gioisci quando ci sei dentro e spariscono i sacrifici. Come si arriva, nessuno lo sa, ti ci trovi dentro, impelagato fino al collo, quasi senza accorgertene. Tutto questo avviene anche per la pesca ed ha dei motivi semplici, molto comuni: il primo pesce! 
Chi non ricorda la prima cattura, il primo sguardo verso il galleggiante che si inabissa o la prima preda in canna, la prima preda finalmente a terra. Fino a quel momento, ti eri comportamento svogliatamente al seguito di amici o di tuo padre, ti eri fatto innescare il verme (a te faceva senso) ti meraviglia del «luccichio» negli occhi degli altri e ti dicevi: che mai sarà prendere un pesce...oppure al mattino te ne stavi li sulla spiaggia, in silenzio, ed attento scrutavi ed elaboravi le gesta di uno strano signore abbronzato… Poi è successo... e d'un tratto ti si sono spalancati mille orizzonti, hai provato una sensazione nuova, un qualcosa che finalmente riguardava solo te e solo “lui” e sapevi di voler vincere questa gara. E il primo pesce che ti frega, da quel momento è difficilissimo rinunciare. Allora presto ti accorgi che l'attrezzatura è vecchia o da ragazzi, e tu, non sei più un ragazzo, sei diventato un pescatore. Ti informi, desideri sapere di più, arrivi addirittura a dare dei consigli a chi te li chiede, sei ormai un esperto. La perdita della prima preda, non di demoralizza, ti stimola invece a capire il perché, e tutto questo è giusto. Ti tuffi nella ricerca, cerchi di approfondire la tecnica e arrivi inevitabilmente alla stampa specializzata e ti brillano di nuovo gli occhi. Capisci in breve dopo puoi arrivare ed è li che vuoi arrivare... oramai, sei cotto a puntino... Osservi ancora gli altri, ma adesso sei uno di loro, sei diventato uno di quelli che misurano con le braccia le prede, ma ancora di quelle vere, non ne hai prese. Per arrivare a quello che ti sei prefisso, hai bisogno di imparare ancora lo studio delle tecniche, le abitudini dei pesci, l'osservazione degli anziani pescatori e tanta pratica. Nel frattempo hai trovato la tua specialità quel tipo di pesca che più ti affascina e credi che a te, piaccia fare solo quella disciplina. Pesca da terra, pesca dalla barca, traina, light drifting, big-game, spinning, carpfishing; comincia conoscere tutto l'universo della pesca; l’acqua è l'elemento che ami o che hai imparato ad amare. Adesso devi solo familiarizzare meglio, capire le sue regole, le sue abitudini, il suo carattere a volte scontroso, altre calmo e generoso. Ora hai saputo come fare per rispettarlo conosci l'ecologia, condividi la filosofia morale sei finalmente diventato pescatore. E questa, è la storia di tutti noi, più o meno la strada che abbiamo percorso o, che per correremo. Esiste, quindi ,la predisposizione, la tradizione di famiglia, ma credetemi, per dire a testa alta di esistere dei veri cultori di questa disciplina, questa è la via da percorrere perché pescatori non si nasce e si diventa, piano, c'è solo bisogno di un po' di tempo. Ed e così che il nostro operare in mare ci farà sentire in perfetta armonia col mondo che ci circonda.



A.D.F.

 
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