Un particolare suggerimento vogliamo darlo riguardo la scelta della postazione, poiché a nostro giudizio è da preferire quelle zone d’argine che presentano innanzi a loro zone ricoperte da vegetazione arborea, poiché costituiscono riparo per i pesci e mimetizzano il pescatore alla vista degli stessi.
Un altro fattore da non trascurare è quello legato al periodo dell’anno, infatti in presenza di troppa acqua i canali saranno percorsi da una corrente sostenuta che potrebbe ridimensionare di molto l’azione delle nostre lenze, che saranno sempre molto leggere, e della pastura che rischia di essere trascinata lontano dalla zona di stazionamento dei pesci. In questi casi la scelta della postazione dovrà essere ancor più attenta, preferendo magari la zona di una cunetta più o meno ampia. La fauna ittica che popola i canali è rappresentata quasi totalmente da specie stanziali, la cui presenza è strettamente legata alla velocità della corrente, con sporadiche visite di trote e lucci. Difatti con correnti veloci la vegetazione di fondo è quasi inesistente, con la conseguente presenza di cavedani, barbi, savette, alborelle e persici sole, mentre con correnti lenti, la bassa velocità di trasporto agevola il deposito sul fondo e la crescita di vegetazione, creando così l’habitat ideale per carpe, tinche, scardole, trotti e persici trota. Appare ovvio che le esche principali, specie pescando con lenze leggere, siano il bigattino, i casters e piccoli lombrichi, se poi qualcuno volesse provare con il carpfishing non sarebbe una cattiva idea …e mi raccomando, non lasciate a casa un guadino lungo ed un’ampia nassa!!!