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Pesca alla spigola - 03/06/2005

Tecniche > Mare > Pesca da terra > Pesca dalla scogliera
Capita sovente, a noi pescatori sportivi, di rimanere particolarmente affascinati da una tecnica di pesca, nello specifico dalle potenziali catture da effettuare con essa. E’ così che da un paio d’anni che, senza trascurare le altre, ho rivolto la mia attenzione ad alcune tecniche proprio perché la cattura di pesci come il tonno e la spigola mi danno emozioni particolari. In questo caso parliamo di come insidiare la spigola di notte, all’interno dei porti, in trattenuta.

La pesca in trattenuta vede l'utilizzo di galleggianti con grammature che possono andare da 1,5÷5 gr, variando in relazione alla velocità della corrente.

Boston
Conan
Tecno
E’ opportuno far lavorare l’esca in prossimità del fondo con un finale (anche doppio!!!) leggero (Ø 19 LION) montante ami serie “fly” della Gamakatsu 10/10.
909296
Pescando di notte la limpidezza dell'acqua ha un’importanza relativa, quindi è sufficiente non pescare in zone troppo illuminate, mentre la velocità della corrente influisce sulla lenza. Può capitare di avere di ora in ora una notevole variazione della corrente, quindi occorrerà alleggerire o appesantire la lenza (aggiungere o togliere piombi morbidi e sostituire il galleggiante avendo preventivamente utilizzato i gommini sia per la deriva che per l’asta). L'azione di pesca deve essere imprescindibilmente surrogata da un’attenta e bilanciata pasturazione (contattaci per conoscere il nostro particolare mix), l'uso di bigattini deve essere moderato, creando un campo d’azione non eccessivamente esteso. Il problema nasce quando la corrente cambia addirittura verso di scorrimento, quindi comprendiamo ancor di più quanto sia importante pasturare a piccole dosi e con precisione. Quando si è in pesca le mangiate di solito avvengono quando la velocità della corrente diminuisce per poi ripartire, poiché l'esca arriva a poggiarsi a terra per poi rialzarsi. In buona sostanza è possibile simulare questo effetto per stimolare l'attacco della spigola spostando a valle o a monte la punta della canna per far si che la lenza riprenda la posizione iniziale.
La pesca nei porti è forse la più praticata e la spigola è sicuramente il pesce più ambito, anche se per avere successo non basta impugnare una bolognese, montare un galleggiante e calare in acqua un paio di bigattini. Abbiamo già parlato della tecnica all’inglese in altro contesto, quindi dopo numerose uscite fortunate ci sentiamo di indirizzarVi sulla scelta dell’esca (tocchetto di sarda o acciuga fresche sull’amo “corto” (40 cm) del finale, tocchetto e bigattino in punta sul “lungo” (43 cm), e sull’attrezzatura.

Spinti dall’irrefrenabile voglia di mettersi in discussione, affrontiamo le battute di pesca notturne con una Nemesis 2000 di 8 mt ad alto modulo di carbonio by Milo
 
L’utilizzo di questa canna fissa dalle performance entusiasmanti, ha un’azione semi parabolica, adatta per la pesca con grammature leggere impiegate nella caccia dei pesci di taglia. In trattenuta e in ferrata risponde molto bene, ottima la riserva di potenza: sotto sforzo piega fino al terzo pezzo

 
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