Le catture durante la mattinata sono diverse, ma tutte di piccola taglia vista l'abbondanza di pesci e data la loro aggressività. Ad un tratto memore dei fallimenti d'oltralpe e dei successivi riscatti, noto un diverso movimento sulla superficie, probabilmente un grosso persico in caccia. Allora cambio
sca e monto l'intramontabile Martin, un cucchiaino di 9 gr. con piattello argenteo e piombo rosso a strisce nere e una lanetta rossa a coprire gli ami dell'ancoretta. La flessibilità di questo artificiale sta nel correre in superficie o a mezza profondita a seconda della velocità di recupero. La soluzione del cucchiaino mi viene consigliata dalla presenza del sole ormai alto, che ne favorirà lo scintillio in superficie, e dal fondo scuro del lago. Passano pochi lanci, forse tre ed ecco un violento attacco proprio sotto quei rami che per diverse volte avevano reso difficile il recupero dell'esca. Stavolta si tratta di un pesce più grosso e dopo pochi minuti di lotta e qualche salto fuori dall'acqua ecco venir guadinato un bell'esemplare di persico di 500 gr. foto di rito e di nuovo libertà!
Anche in questa nuova esperienza siamo usciti vittoriosi al primo tentativo, ma ci aspettano adesso nuovi obiettivi, abbiamo capito molte più cose da questa esperienza diretta e la prossima volta saremo più agguerriti e in caccia di esemplari più grandi. Alla prossima avventura.
D.T.