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Lago di Nicoletti

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Lago di Nicoletti


Il lago Nicoletti fa parte dei numerosi impianti programmati dall’E.S.A. ( Ente di Sviluppo Agricolo ) aLago di Nicoletti -Clicca per ingrandire scopo irriguo per la trasformazione fondiaria-agraria del territorio siciliano. Suo principale compito è la regimentazione del fiume Dittaino(uno dei tre rami principali del fiume Simeto),grazie allo sbarramento,con diga di terra ,della valle del torrente Bozzetta, ramo di testa del fiume Dittaino, in località Nicoletti, nei territori di Leonforte, Enna e Calascibetta. I lavori di costruzione della diga iniziarono nel 1962 e furono ultimati nel 1968; il riempimento completo avvenne nel 1972. L’invaso è profondo 25 m circa, può contenere un massimo di 19.400.000 metri cubi di acqua ed ha un’estensione di circa 500 ettari. Il viale ( come coronamento sulla diga stessa ) è lungo 640 m ed offre ai pochi turisti un suggestivo spettacolo. Interessante inoltre lo scarico di superficie, una struttura in cemento armato a forma di calice, alta 18 m e dotata di quattro alettoni nella parte superiore, per impedire la formazione di vortici durante il passaggio dell’acqua in casi di superamento del limite massimo della diga stessa. L’acqua della diga è stata considerata tra le più pulita della regione ed è quasi potabile. La zona è purtroppo priva di strutture alberghiere e camping.

Prima ancora della sua costruzione il fiume Bozzetta era ricco di tinche ed anguille, che oggi però riscontriamo sporadicamente, sia le tinche, che prima erano il fiore all’occhiello di tanti dilettanti , che i capitoni . Successivamente furono introdotte carpe comuni e a specchi, carassi , alborelle, lucci, pesci gatto e persico-trota ( o black-bass ) , secondo erronei criteri di ripopolamento anche da parte di alcuni scriteriati, che hanno creato una competizione biologica negativa tra le varie specie esistenti. La prima introduzione di carpe regine e a specchi avvenne nel lontano ’69 , un anno dopo il completamento della diga,con circa 2000 esemplari di cui la metà superava il kg di peso. Oggi le regine sono quasi scomparse, mentre numerose sono rimaste le carpe a specchi,che presentano spesso una morfologia inselvatichita ( cioè molto simile a quella della comune, col corpo quasi integralmente ricoperto da grosse squame ). Prima dell’avvento del carp-fishing la più grossa carpa catturata pesò 12,8 kg nel 1992, adoperando come esca la patata bollita previa pasturazione,ma numerose catture superarono la soglia dei 10 kg; ancor oggi la patata bollita garantisce discreti risultati. Il carp-fishing in questo lago di Nicoletti inizia ad esser praticato nel ’94 da pochissime persone. Oggi tanti giovani si stanno avvicinando a questa disciplina.Il record di carp-fishing del lago è una specchi di 12 kg catturata in Maggio 2000. Il peso medio delle catture è di 4 kg. Le carpe si presentano in ottimo stato di salute e non affette da nanismo come quelle dei bacini viciniori perché ben nutrite dalle fonti di cibo naturale di cui il lago è ricchissimo: gamberetti , lumachine , granchi , vermi , larve , piante acquatiche , fito- e zooplancton , favoriti nel loro sviluppo dalla purezza delle acque. Forse è proprio quest’abbondanza di cibo naturale che rende le carpe più anziane poco interessate alle nostre boilies e il lago un difficile campo anche per i carpisti più esperti ed attrezzati. inutili giorni e giorni di pasturazione ), dalla difficile accessibilità alle sponde, se non attraverso orribili stradelle interne in terra battuta che mettono a dura prova la bravura dei pescatori ( che devono spesso improvvisarsi eccezionali piloti di rally in caso di improvvisi acquazzoni, sempre col rischio di restare impantanati ) e dalla assoluta mancanza di ombra nei pressi delle sponde, con notevoli disagi nelle ore di solleone estivo

Le sponde del lago presentano una morfologia alquanto varia e difforme. A tratti estremamente pianeggianti e confortevoli per accamparsi, seguono alcuni tratti molto ripidi con acque estremamente profonde, fino a 6-7 m nel sottoriva ma non di difficile accesso perché raggiungibili con l’ausilio della barca. Il fondale, eccetto nella zona dello sbarramento artificiale realizzato con grossi massi, è melmoso e ricco di arbusti o addirittura alberi sommersi, tranne in alcune sponde del lato Erbavusa e per quasi tutta la sponda di contrada Terrazza ( vedi cartina ), che è la più idonea alla pratica del carp-fishing, perché ricca di scalini e risalite, i famosi dislivelli che rappresentano il punto migliore in cui insidiare le nostre amiche. I mesi più indicati sono Aprile-Maggio e Settembre-Ottobre, sia per la frequenza e la taglia delle catture che per ovvi motivi climatici. Sconsiglio vivamente a chiunque di affrontare i mesi di Luglio-Agosto se non nelle tarde ore pomeridiane e non oltre le 11 del mattino, causa le elevate temperature che spesso superano i 38 °C.

 
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